
In questo articolo… |
1.Che cos’è il detox da dopamina? |
2.Che cos’è il sistema della ricompensa? |
3.Il detox da dopamina legato al “mondo online” |
4.In che cosa consiste il detox da dopamina? |
🕒Tempo di lettura: 4 minuti
1.Che cos’è il detox da dopamina?
Il detox da dopamina, ovvero il “digiuno da dopamina”, consiste nel ridurre la dopamina; che è una sostanza chimica prodotta dal cervello che ci trasmette la sensazione di piacere.
Proviamo la sensazione di piacere, ovvero è attiva la dopamina, quando per esempio mangiamo, facciamo qualcosa che ci piace; ma anche quando utilizziamo i social networks, poiché funzionano secondo il sistema della ricompensa.
2.Che cos’è il sistema della ricompensa?
Il sistema della ricompensa si verifica quando svolgiamo un’attività, e questa ci dà indietro della gratificazione.
Infatti, ritornando al discorso sui social networks, il sistema della ricompensa si verifica ogni volta in cui dopo aver pubblicato qualcosa (una foto, un video od un testo), riceviamo dei like o dei commenti; ovvero dell’attenzione e dei consensi.
Per via del verificarsi di questo sistema, saremo sempre più indotti nel continuare a pubblicare del materiale sui nostri social networks, in modo da accrescere i feedback positivi che riceviamo.
3.Il detox da dopamina legato al “mondo online”
Il mondo virtuale è strutturato in modo tale che ogni azione che facciamo, ci porti ad una gratificazione e denso di piacere; basti pensare a come trascorriamo il nostro tempo su Internet: guardiamo dei video su YouTube, giochiamo a dei videogiochi, ascoltiamo della musica, chattiamo con persone, guardiamo film o delle serie tv su Netflix e così via.
Queste azioni, comportano delle sovrastimolazioni, tanto che, una volta che ci scolleghiamo per svolgere attività che richiedono concentrazione e che sono meno “accattivanti” visivamente, questo ci è difficile.
Basti pensare alla difficoltà che si può avere nel leggere un libro, dopo aver visto un video su YouTube, o ancora, quando dobbiamo fare una full immersion su un lavoro, e continuiamo a tornare con la mente alle notifiche che vorremmo ricevere dopo aver pubblicato qualcosa su un social network.
Ricordiamo che tutto ciò che è online, non solo è studiato per farci restare il più tempo possibile collegati in modo da aumentare i guadagni alla piattaforma in cui stiamo, ma è anche pieno di grafiche che ci compiacciono esteticamente e ci allungano la permanenza su Internet; questo avviene soprattuto quando parliamo di videogiochi, video e foto.
Infine, gli algoritmi ci presentano contenuti che sono in linea con i nostri interessi; questo ci porta ad un infinito “scoprire” contenuti “nuovi” che soddisfino la nostra curiosità, ma che soprattutto ci danno una sovrastimolazione e “abituano” la nostra dopamina a quel livello di stimolazione.
Così, quando dovremmo ritornare nel “mondo reale” e fare attività meno interattive, come leggere, lavorare o studiare; ciò ci risulterà estremamente difficile.
4.In che cosa consiste il detox da dopamina?
Il detox da dopamina consiste nel ridurre il tempo in cui siamo sovrastimolati, riducendo dunque quello di permanenza su Internet.
In modo da ritrovare la propria concentrazione e produttività.
Il detox da dopamina riguarda anche degli atteggiamenti sbagliati, come il fare shopping quando si è giù di umore per sentirsi meglio, ed il cedere frequentemente a dei cibi non salutari solo perchè ci piacciono.
Avete già fatto un detox da dopamina? In caso contrario, lo fareste? Fatemelo sapere nei commenti, e se vi è piaciuto l’articolo lasciate un like!
Non nascondo che ricevere un feedback su quanto vado scrivendo nel mio blog di 60+ costituisca per me una fonte, se non proprio di piacere, di soddisfazione, poiché essere letti e commentati è di per sé un modo di sentirsi “visti” e tenuti in considerazione. Però non è tutto. Per quanto mi riguarda è già fantastico essere riuscita a costruire uno spazio strutturato dove esprimermi e di cui sentirmi orgogliosa. In un’età in cui una donna diventa invisibile al mondo, ho voluto dimostrare soprattutto a me stessa e poi alle mie (poche) care amiche lettrici che ci siamo e che le nostre idee valgono. La mia generazione non predomina certo nel mondo social, ed io stessa, che come dico sempre non sono una nativa digitale, sono già un caso strano perché ho dovuto acquisire capacità e competenze che molte delle mie coetanee non conoscono. Ed anche se talvolta mi sembra di parlare da sola non importa, per me è ugualmente un’esperienza importante, gratificante. Quindi non voglio fare nessun detox. Mi piace guardarmi intorno e poi dire “questo devo scriverlo nel blog”. Mi aiuta più che mai a definire le mie idee, a tracciare i contorni di me stessa e del mio posto nel mondo. Se poi qualcuno ha la bontà di leggermi…non posso che sentirmi onorata e ringraziare… Quanto al desiderio di visibilità, ebbene quello mi appartiene nel giusto. Non tanto, comunque, da dovermene disintossicare. Saluti cari
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